Grazia Varisco

Nata a Milano nell’ottobre del 1937, Grazia Varisco è una figura centrale dell’arte cinetica e programmata. Dal 1956 al 1960 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera e a partire dal 1960 si unisce al Gruppo T partecipando alle manifestazioni Miriorama e, tra le altre, a quelle del movimento internazionale Nouvelle Tendance. Queste manifestazioni rappresentano per l’artista preziose occasioni di incontro e di scambio con artisti dei gruppi italiani e stranieri attivi ne campo della percezione e della sperimentazione. Terminata l’esperienza del gruppo, Visco continua la ricerca, la sperimentazione e l’attività in autonomia. Fin dall’inizio della sua carriera, Grazia Varisco ha dimostrato un interesse profondo per l’equilibrio e l’armonia visiva. Le sue opere sono caratterizzate da linee geometriche, forme semplici e una rigorosa precisione nell’esecuzione. Uno degli aspetti distintivi dell’opera di Grazia Varisco è l’interattività. Le sue creazioni coinvolgono lo spettatore, invitandolo a partecipare attivamente all’esperienza artistica. Ad esempio, molte delle sue opere includono parti mobili o elementi che cambiano in base all’osservazione e al movimento dello spettatore. Questo coinvolgimento attivo crea un dialogo tra l’opera d’arte, l’ambiente circostante e chi la guarda, stimolando una connessione più profonda e personale. Un altro tema centrale nell’arte di Varisco è la riflessione sulla percezione spaziale e temporale. Le sue opere esplorano l’illusione del movimento e la relazione tra il tempo e lo spazio. Attraverso l’uso di giochi di luce e di forme in movimento, Varisco crea opere che sfidano la percezione tradizionale e invitano lo spettatore a esplorare nuovi orizzonti visivi. Tra le rassegne nazionali e internazionali alle quali ha preso parte ricordiamo: Biennale di Venezia, 1964 e 1986; Quadriennale di Roma, 1965, 1973, 1999; Trigon di Graz, 1977; Arte italiana 60/82 alla Hayward Gallery di Londra, 1982; Electra al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, 1983; Triennale Toyama Now al Museum of Modern Art di Toyama, 1990; Force Fields. Phases of the Kinetic al Museu d’Art Contemporani di Barcellona e alla Hayward Gallery di Londra, 2000; Beyond Geometry al Los Angeles County Museum e al Miami Art Museum, 2004; Gli ambienti del Gruppo T alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, 2005; Lo sguardo del collezionista. Opere della Fondazione VAF al Mart di Rovereto, 2005; Op art alla Schirn Kunstalle di Francoforte, 2007; Arte cinetica e programmata alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, 2012. Nel 2007, segnalata dall’Accademia di San Luca, riceve dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il Premio nazionale Presidente della Repubblica per la scultura, e di conseguenza viene nominata “Accademico di San Luca”.  Sempre per quanto riguarda i riconoscimenti, nel 2018 Varisco riceve il premio A. Feltrinelli per le Arti Visive dall’Accademia dei Lincei. Le sue opere figurano in musei e collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero, fra cui la Collezione Farnesina, Collezione Accademia di San Luca e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, il MAMbo di Bologna, la Fondazione Museo de Arte Moderno Jesus Soto a Ciudad Bolivar, il Museo di Würzburg, il Museum Ritter a Waldenbuch, la Galleria d’Arte Moderna di Gallarate, il MAC di Lissone, il Museo di Villa Croce di Genova, il Museo della Permanente, la Fondazione Prada, le Gallerie d’Italia e il Museo del ’900 a Milano, il Museum of Modern Art di New York ed il Centre Georges Pompidou a Parigi. M77 ha avuto l’onore di presentare nel 2020 Ospitare lo Spazio, personale di Grazia Varisco ospitata da Danilo Eccher. L’esposizione ha proposto una indagine visiva e tridimensionale sul tema dello spazio e delle sue geometrie attraverso una selezione di sculture e installazioni. Le opere selezionate per l’esposizione hanno in qualche modo raccontato la carriera dell’artista attraverso una selezione che ha incluso opere dagli anni Sessanta ma anche lavori più recenti dell’artista, mettendo in risalto il lavoro di sperimentazione e ricerca sulla grammatica dello spazio compiuto da Grazia Varisco nel corso della sua attività.

Grazia Varisco

Exhibitions

M77 Gallery presents Hosting Space, a solo exhibit by Grazia Varisco (1937), curated by Danilo Eccher. The exhibition will be open to the public from 19th November until 29th February.
The solo exhibit is presented as an aesthetic permeation which seeks to establish a dialogue between the works of art and the architecture and spaces of this gallery on via Mecenate. The result is an intense visual and three-dimensional study of space and its layout, which draws on a selection of sculptures and installations by the Milanese artist. Since Grazia Varisco began her work in the early 1960s, she has been a key figure in Italian kinetic and programmed art. The earliest pieces chosen for this exhibition derive from the 1970s, when the Mi-
lan-born artist experienced her high point in production, but the exhibit also includes recent works, revealing the intensely personal, radical, yet systematic research the artist has conducted on the grammar of space.

“From my experience, ‘chance’ is something that worms its way between probability and doubt, like a disorderly tangle. ‘Chance’ avoids and tries to dodge chaos to set itself up in space and time, ignoring the demand for precision, regularity, orthogonality, order, chronological sequence. My hesitant ‘If…’ nestles into the fold of the page, and this, by ‘chance’, rips up the rulebook that traps everything in normality through the letterpress and bookbinding process”; with these words Varisco interprets and presents the content of her research.

The pieces are thus lexicalised across the two gallery floors. These floors are not presented as worlds that are secluded and distinct from each other, but rather as communicative and permeating. Varisco’s pieces are hosted spaces that at the same time play host themselves. And it is in this way that we are greeted by the spatial magnificence of pieces such as the Oh! (1996) installation (made up of two circular iron components which mark the gallery space, playing on real and illusory three-dimensionality), Extrapagina (“Extra page”) (1983) and the extraordinary, six-metre long Grande Dépliant (“Large Leaflet”) (1983-84).

The upper floor, meanwhile, hosts Quadri comunicanti 7+1 (“Communicating pictures 7+1”) (2008), Quadri comunicanti filo rosso (“Red thread communicating pictures”) (2008), Quadri comunicanti Jar (“Jar communicating pictures”) (2012) and Comunicanti in Acciaio (“Communicating in steel”) (2008). These pieces reflect on the full/empty dichotomy, bringing into question the existence of a preestablished order, and are lined up to create a horizon that, although subtle, distinguishes the overall space and the viewer’s gaze. From the middle of the room arises Gnom-one, two, three (1984), a large sculpture made up of three square, two-dimensional, metal pieces – bent in such a way as to delineate and host the space without occupying it.

The exhibition concludes with two pieces: the ambiguous Meridiana (“Sundial”) (1974), which the Gnom-one, two, three sculpture originates from. In this piece, part of a raised perimeter creates a shadow that projects onto the flat surface, contrasting with the shadows drawn by the artist. The other concluding piece takes the form of the four Spazi Potenziali (“Potential Spaces”) (1973-76). Here, two metal frames, taken from the perimeter of the works themselves and hung up on a grille of spikes, create an imbalance and indicate, with extreme concision, a feeling of set-up causality.

The exhibition will be accompanied by a catalogue, containing Danilo Eccher’s conversation with the artist.[:]

At M77:

Data: 19/11/2019

- 29/02/2020

Artworks

Senza titolo (Grazia Varisco)

Anno: 1986
Tecnica: Carbone su cartoncino
Dimensioni: 35 × 50 cm

Extrapagina estensibile… Studi (Grazia Varisco)

Anno: 1976
Tecnica: Reticolo stampato nero e rosso su cartoncino bianco e supporto in cartone grigio
Dimensioni: 29,5 × 29,5 cm

Mercuriale “Rombo XX” (Grazia Varisco)

Anno: 1969-1979
Tecnica: Oggetto ottico-cinetico, elementi acciaio vetro industriale, supporto e cornice in legno
Dimensioni: 47 × 90 cm 

R. 3 tondi in rombo (Grazia Varisco)

Anno: 1966-1967
Tecnica: Oggetto cinetico luminoso legno perspex neon motore elettrico
Dimensioni: 69 × 69 cm 

R. 3 tondi in rombo (Grazia Varisco)

Anno: 1966-1967
Tecnica: Oggetto cinetico luminoso legno perspex neon motore elettrico
Dimensioni: 69 × 69 cm

 Schema Luminoso Variabile “R. ROTOSQUARE” (Grazia Varisco)

Anno: 1964-1965
Tecnica: Oggetto cinetico luminoso legno perspex neon motore elettrico
Dimensioni: 36 × 36 cm 

Schema Luminoso Variabile “R. ROTOSQUARE” (Grazia Varisco)

Anno: 1964-1965
Tecnica: Oggetto cinetico luminoso legno perspex neon motore elettrico
Dimensioni: 36 × 36 cm 

Schema Luminoso Variabile “R. ROTOSQUARE” (Grazia Varisco)

Anno: 1964-1965
Tecnica: Oggetto cinetico luminoso legno perspex neon motore elettrico
Dimensioni: 36 × 36 cm 

R. 3 tondi in rombo (Grazia Varisco)

Anno: 1966 - 1967
Tecnica: Oggetto cinetico luminoso legno perspex neon motore elettrico
Dimensioni: 70 × 70 cm

Publications

2013 Museum Ritter Sammlung Marli Hoppe-Ritter, Waldenbuch (De) , Grazia Varisco. Mit rastlosem Blick catalogo della mostra
Grazia Varisco
Fioretto Arte (2009)
2006 Rotonda di via Besana, Milano Maestri a Milano Gianni Colombo - Grazia Varisco catalogo della mostra, a cura di Jacqueline Ceresoli, Skira, Milano
Grazia Varisco
Skira (2006)
Grazia Varisco Catalogo
Grazia Varisco 1958-2000
Edizioni Maredarte (2001)

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